SALUTE DIRITTO UNIVERSALE, L’INCONTRO AL PD DI SIRACUSA CON MARINA SERENI
- antonionicita
- 18 nov 2023
- Tempo di lettura: 2 min

Sala piena e posti in piedi, tantissimi capelli bianchi, purtroppo.. Presenti i personaggi provinciali più attivi nel campo politico e sanitario. Ottima rappresentanza femminile sul desk, compresa la responsabile nazionale PD per la sanità Marina Sereni. Intervento telematico da Roma, per sopravvenuti impegni in Senato, di Antonio Nicita, punta di diamante del Pd non solo a Siracusa.
Il dottor Giovanni Burtone, sindaco di Militello e deputato regionale PD in tre legislature con incarichi specifici in sanità e servizi sociali ha descritto con umiltà i suoi molteplici interventi per arginare la “debacle sanitaria siciliana” ormai consegnata al dominio della sanità privata e allo sfascio completo di molte aree specifiche e delicate della sanità pubblica, come i pronto soccorso e la cardiologia.
Sempre attivo ed efficace, l’onorevole Tiziano Spada ha declinato i suoi interventi a favore della sanità locale. Circostanziato e persuasivo l’intervento di Roberto Alosi, segretario provinciale CGIL, forse l’unica formazione politico-sindacale che ha realizzato un forum ben partecipato e onnicomprensivo di associazioni e istituzioni che hanno a cuore la sanità pubblica siracusana.
Un intervento di qualità ad impronta interlocutoria è venuto dal dottor Pino Bruno, già collaboratore della Civetta di Minerva. Sono seguiti altri interventi fra i quali il più coinvolgente emotivamente è stato quello di Barbara Fronterrè imprenditrice e consigliere comunale che ha saputo descrivere benissimo il deserto di sanità di Pachino e della zona sud della provincia. Ha parlato dei drammi di perdite di vite per assenza di strutture sanitarie anche minime, della guerra per bande che si contendono le briciole di sanità pubblica fra Rosolini e Pachino. Descritte efficacemente le paurose carenze dell’Ospedale di Noto e i rimpalli di competenze con quello di Avola. Strade scassate e auto veloci sono l’unica speranza per ricevere soccorso in quell’area vasta. Ma, si sa, sono i minuti che possono salvare le vite e ce ne vogliono troppi per trovare una parvenza di sanità efficace e adeguata da quelle parti.
Se, come noi della Civetta di Minerva, si partecipa con attenzione e speranza a queste occasioni di incontro per salvare il Servizio Sanitario Pubblico, si esce delusi e sconfitti.
Come sempre le responsabilità sono difficili da definire e si perdono nel passato. A ciò si aggiunge la terribile leggerezza del popolo quando vota e, soprattutto, quando non va a votare. Certo il governo nazionale e il pessimo governo regionale altro non fanno che favorire la sanità privata e non finanziare quella pubblica. Quando questo disegno sarà perfezionato non sappiamo cosa resterà di pubblico e di gratuito per chi non ha i soldi per pagarsi le cure. Crediamo, quindi, che si vadano preparando grandi conflitti sociali.
Il Paese si sta impoverendo rapidamente e non ci sono cespiti per pagarsi le cure. Come da noi già specificato, in Sicilia e a Siracusa già da qualche anno si è accorciata la durata della vita media. Molti non si curano, non si fa prevenzione, mancano medici, infermieri e non si trova rimedio.







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